Sordità è un termine che ha diverse accezioni al suo interno. Può indicare la totale perdita dell'udito o semplicemente un calo dell'udito stesso. A seconda dell’entità e del grado di sordità, in medicina se ne distinguono 5 tipologie: sordità lieve, sordità media, sordità medio-grave, sordità grave e, infine, sordità gravissima.
I deficit della funzione uditiva vengono schematizzati, per prassi, in due macro categorie, in base alla localizzazione del problema:
- ipoacusia di trasmissione: causata da malformazioni, traumi ma soprattutto processi infiammatori a carico dell’apparato di trasmissione dei suoni nell’orecchio esterno e medio (es. l’otite);
- ipoacusia neurosensoriale: dovuta a problemi dell’orecchio interno o del nervo acustico, che riducono la percezione di alcune frequenze. Tale patologia è quasi sempre permanente (es. invecchiamento).
Sintomi della sordità
C’è da dire che la sintomatologia della sordità può variare a seconda della causa che l’ha provocata, così come può variare in base al fatto che questa si manifesti o meno dalla nascita o nel corso della vita dell’individuo. Inoltre, la perdita o il calo dell’udito non avviene sempre in modo veloce e immediato, ma può avvenire gradualmente.
In qualsiasi caso, fra i più comuni segni associati alla sordità, ci sono:
- difficoltà nel seguire i discorsi e difficoltà nel capire tutte le parole che vengono dette;
- udito ovattato, i suono vengono percepiti distanti e lontani;
- difficoltà nel percepire i rumori o i suoni lievi (es. rumore della pioggia o del vento);
- pressione nell'orecchio;
- acufene e tinniti;
- vertigini.
Cause della sordità
I fattori che possono determinare la sordità sono molteplici e svariati, in generale, possiamo suddividerli in cause:
- congenite (presenti dalla nascita come la sindrome di Turner o a sviluppo tardivo come l’Alport;
- perinatali dovuti a traumi da parto, nascite premature, traumi o virali;
- acquisite, causate da invecchiamento, meningite, farmaci e addirittura dal fumo di sigaretta.
Anche alcune categorie professionali sono particolarmente a rischio a causa dell’eccessiva esposizione a rumori acuti.
Ad ogni modo, fra le principali cause che possono dare origine a sordità, ricordiamo:
- malformazioni del padiglione auricolare congenite o perforazione della membrane timpanica;
- infezioni e infiammazioni dell'orecchio medio e/o dell'orecchio esterno (es. le otiti), patologie infettive dell'orecchio interno (come la meningite o la parotite) e del nervo uditivo (es. la rosolia o l'encefalite);
- trauma cranico o acustico (rumore forte e improvviso);
- disturbi neurologici, come la sclerosi multipla o gli ictus;
- utilizzo di farmaci ototossici, fumo di sigaretta e alcool;
- eccessiva esposizione a rumori forti;
- età, il calo uditivo è una naturale conseguenza del processo di invecchiamento.
Buone pratiche per preservare il tuo orecchio
- stai lontano delle fonti rumorose;
- quando ascolti la musica con le cuffiette, segui la regola del 60: puoi ascoltare al 60% del volume fino ad un massimo di 60 minuti al giorno;
- pulisci bene le orecchie e, almeno una volta l’anno, rivolgiti ad un professionista per rimuovere i tappi di cerume;
- evita di prendere fresco d’inverno e indossa sempre un copricapo o copri orecchie in caso di forte vento;
- non fumare. Tra le sostanze notoriamente tossiche del fumo di sigaretta figurano la nicotina e il monossido di carbonio. Tali sostanze influiscono direttamente sul funzionamento dell'orecchio interno perché riducono la capacità di assorbimento dell’ossigeno del corpo. Il minore apporto di ossigeno agli organi uditivi a lungo andare può danneggiare irreparabilmente la coclea nell’orecchio interno;
- lo stress può comportare l’insorgere di problemi d’udito. Perciò fai in modo di concederti delle pause regolari e di rilassarti;
- monitora periodicamente il tuo udito.
Diagnosi del problema
Per effettuare una corretta diagnosi di sordità, innanzitutto, è opportuno rivolgersi ad un medico professionista. Prima di tutto il medico si accerterà dell’età, fattori ereditari predisponenti e stile di vita del paziente. Successivamente può eseguire un esame otoscopico per determinare l'eventuale presenza di ostruzioni o anomalie del condotto uditivo e per individuare la presenza di eventuali infezioni o infiammazioni. Infine tramite il supporto dell’esperto medico otorinolaringoiatra riuscirà a valutare l’entità del problema e ad eseguire una diagnosi completa.
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