20 Settembre 2024

Presbiacusia

Cos'è la presbiacusia?

La presbiacusia è una forma di perdita uditiva neurosensoriale legata all'invecchiamento e rappresenta una delle principali cause di ipoacusia tra le persone anziane. Si manifesta progressivamente, spesso senza che il soggetto se ne accorga immediatamente. La caratteristica distintiva di questa condizione è la difficoltà nel percepire i suoni ad alta frequenza, come le voci femminili o i suoni acuti, il che influisce in modo significativo sulla comunicazione. Questa patologia può compromettere non solo la qualità della vita dell’individuo, ma anche la sua capacità di mantenere relazioni sociali, dato che rende difficile la partecipazione a conversazioni in ambienti rumorosi.

La presbiacusia si sviluppa gradualmente, il che significa che molte persone non si rendono conto del deterioramento fino a quando la perdita uditiva non diventa significativa. Con l’avanzare dell’età, la probabilità di sviluppare questa condizione aumenta notevolmente, e si stima che colpisca circa il 30-35% degli adulti tra i 65 e i 75 anni. Approfondiremo successivamente le cause e i fattori fisiologici che determinano questo tipo di perdita uditiva.

Perché si verifica la presbiacusia?

Dal punto di vista anatomico, la presbiacusia è legata al deterioramento delle cellule ciliate nell'orecchio interno, in particolare nella coclea. Le cellule ciliate sono responsabili della trasformazione delle vibrazioni sonore in segnali elettrici che il cervello può interpretare come suoni. Con il passare degli anni, queste cellule possono danneggiarsi o morire, compromettendo la capacità dell’orecchio di percepire i suoni. Questo deterioramento è il risultato di un processo fisiologico legato all'invecchiamento, ma può essere accelerato da altri fattori, come l’esposizione prolungata a rumori forti o condizioni mediche preesistenti.

Oltre al danneggiamento delle cellule ciliate, la presbiacusia può essere aggravata dalla degenerazione delle vie nervose uditive, che trasmettono i segnali sonori al cervello. Altri fattori fisiologici includono una riduzione del flusso sanguigno alla coclea, che contribuisce al deterioramento progressivo del sistema uditivo. Questa combinazione di fattori rende la presbiacusia una condizione complessa, che richiede una diagnosi approfondita e un trattamento mirato.

Nella sezione successiva esploreremo i sintomi principali della presbiacusia, aiutando a riconoscere i segnali di allarme che indicano la necessità di una valutazione medica.

Quali sono i sintomi della presbiacusia?

La presbiacusia si manifesta attraverso una serie di sintomi che variano da persona a persona, ma il segno più comune è la difficoltà nel comprendere il parlato, soprattutto in ambienti rumorosi. Ecco i sintomi principali:

  • Difficoltà a percepire suoni acuti: voci femminili, il canto degli uccelli o il suono del campanello di casa possono diventare difficili da distinguere.
  • Parole indistinte: i pazienti spesso riferiscono che le parole sembrano confuse o che le persone intorno a loro parlano a voce bassa, anche quando non è così.
  • Ridotta capacità di seguire le conversazioni: le conversazioni in ambienti affollati o rumorosi, come ristoranti o riunioni di famiglia, diventano particolarmente difficili da seguire.
  • Acufeni: alcuni soggetti possono sperimentare fischi o ronzii costanti nelle orecchie, noti come acufeni, che possono peggiorare ulteriormente la percezione del suono.

Questi sintomi non solo riducono la qualità della vita, ma possono anche portare a un isolamento sociale, poiché la difficoltà a comunicare può scoraggiare la partecipazione alle attività quotidiane. È importante riconoscere questi segnali e consultare un audiologo per una diagnosi accurata.

Come viene diagnosticata la presbiacusia?

La diagnosi della presbiacusia viene effettuata attraverso una serie di test audiometrici che valutano la sensibilità uditiva del paziente a diverse frequenze sonore. Il test più comune è l'audiometria tonale, che misura la capacità del paziente di percepire suoni a varie intensità e frequenze. Questo test è particolarmente utile per identificare la perdita uditiva ad alta frequenza, che è una delle caratteristiche distintive della presbiacusia.

Durante l’audiometria, il paziente ascolta una serie di suoni puri attraverso delle cuffie e deve indicare quando riesce a percepire il suono. I risultati vengono registrati su un audiogramma, che consente al medico di determinare la soglia uditiva e il grado di perdita uditiva. In alcuni casi, viene eseguita anche un’audiometria vocale, che valuta la capacità del paziente di comprendere il parlato in condizioni reali.

L’otorinolaringoiatra o l’audiologo possono anche esaminare la storia clinica del paziente e valutare eventuali altri sintomi, come gli acufeni o problemi di equilibrio, che potrebbero indicare la presenza di altre patologie uditive. Una diagnosi accurata è essenziale per sviluppare un piano di trattamento efficace.

Quali sono i trattamenti per la presbiacusia?

Il trattamento della presbiacusia si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita del paziente. Sebbene non esista una cura definitiva per la presbiacusia, diversi approcci possono aiutare a ridurre l’impatto della perdita uditiva. Il trattamento più comune è l’uso di apparecchi acustici, dispositivi che amplificano i suoni e migliorano la percezione del parlato.

Gli apparecchi acustici moderni sono altamente personalizzabili e possono essere regolati per soddisfare le esigenze uditive specifiche di ciascun paziente. Questi dispositivi sono progettati per amplificare i suoni alle frequenze che il paziente ha maggior difficoltà a percepire, come le alte frequenze. La scelta dell’apparecchio acustico dipende dal grado di perdita uditiva e dallo stile di vita del paziente.

Oltre agli apparecchi acustici, i pazienti con presbiacusia possono trarre beneficio da strategie di comunicazione migliorate. Queste includono:

  • Mantenere il contatto visivo durante le conversazioni per facilitare la comprensione attraverso il linguaggio corporeo.
  • Ridurre il rumore di fondo, ad esempio spegnendo la TV o la radio durante una conversazione.
  • Utilizzare dispositivi di assistenza all’ascolto, come i sistemi di amplificazione del suono per la televisione o il telefono.

In alcuni casi, può essere utile anche la terapia riabilitativa uditiva, che aiuta i pazienti a migliorare le loro capacità di ascolto e comunicazione, insegnando loro come adattarsi meglio alla perdita uditiva.

Qual è il ruolo degli audioprotesisti nella gestione della presbiacusia?

Gli audioprotesisti svolgono un ruolo cruciale nella gestione della presbiacusia. Questi professionisti sono formati per eseguire valutazioni audiometriche dettagliate, adattare apparecchi acustici e fornire supporto continuo ai pazienti. Uno degli aspetti più importanti del loro lavoro è aiutare i pazienti a scegliere l’apparecchio acustico giusto, personalizzandolo in base alle esigenze uditive e allo stile di vita di ciascun individuo.

L’audioprotesista lavora spesso in collaborazione con altri professionisti sanitari, come otorinolaringoiatri e logopedisti, per offrire un approccio integrato alla cura del paziente. Questa collaborazione è particolarmente importante per garantire che il paziente riceva il miglior trattamento possibile e che le sue esigenze uditive siano affrontate in modo efficace.

Nel prossimo paragrafo vedremo alcune strategie preventive per ritardare l’insorgenza della presbiacusia e preservare la salute dell’udito.

Prevenzione della presbiacusia: cosa fare?

Sebbene l’invecchiamento sia un fattore inevitabile, ci sono alcune misure che possono essere adottate per preservare la salute uditiva e ritardare l’insorgenza della presbiacusia. Ecco alcuni consigli:

  • Proteggere l’udito: evitare l’esposizione prolungata a rumori forti o utilizzare tappi per le orecchie in ambienti rumorosi, come concerti o cantieri.
  • Controlli uditivi regolari: sottoporsi a esami audiometrici periodici, soprattutto dopo i 50 anni, può aiutare a identificare precocemente eventuali problemi uditivi.
  • Alimentazione sana: una dieta equilibrata ricca di antiossidanti può migliorare la circolazione sanguigna e proteggere le cellule dell’orecchio interno dai danni ossidativi.

Adottare queste strategie preventive può contribuire a preservare la salute dell’udito e migliorare la qualità della vita negli anni a venire.

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