Una pallina dietro l’orecchio può indicare la presenza di un linfonodo retroauricolare ingrossato. I linfonodi retroauricolari fanno parte del sistema linfatico e si trovano nella regione dietro il padiglione auricolare. Questi piccoli organi filtrano la linfa e aiutano a combattere infezioni e infiammazioni. Quando i linfonodi dietro l'orecchio si gonfiano, diventano palpabili come piccole masse, mobili o fisse, sotto la pelle. In genere si gonfiano in risposta a infezioni virali, batteriche o infiammatorie che colpiscono orecchie, gola, occhi o cuoio capelluto. In rari casi, un linfonodo può ingrossarsi a causa di patologie più gravi come malattie autoimmuni o neoplasie.
Il rigonfiamento può essere accompagnato da dolore, arrossamento o calore nella zona circostante. Tuttavia, se la pallina dietro l’orecchio è indolore, dura e non regredisce, è necessario approfondire con un controllo medico. Nei paragrafi successivi si analizzeranno le cause principali, la mappa dei linfonodi interessati, i sintomi collegati e quando occorre preoccuparsi.
I linfonodi retroauricolari si localizzano sull’osso temporale, dietro il padiglione auricolare, in prossimità del muscolo auricolare posteriore. In condizioni normali non sono palpabili, ma in caso di attivazione immunitaria si ingrossano e possono essere percepiti al tatto. Si presentano come palline dietro al collo o sotto l’orecchio, di consistenza variabile a seconda della causa.
Palpare un linfonodo ingrossato è possibile con i polpastrelli: si avverte una protuberanza morbida o dura, mobile o aderente. La consistenza, la dimensione e la durata del rigonfiamento forniscono informazioni utili al medico per valutare l’origine del problema. Oltre ai linfonodi retroauricolari, è importante conoscere anche quelli del collo, della gola e della testa, spesso coinvolti in processi infettivi. Nel prossimo paragrafo verranno analizzate le cause che provocano il gonfiore al collo e alle ghiandole sotto l’orecchio.
Le cause più frequenti di gonfiore dietro l’orecchio sono le infezioni locali, ma possono essere coinvolte anche malattie sistemiche. Tra i fattori scatenanti più comuni si trovano:
Quando i linfonodi reagiscono a queste condizioni, diventano linfonodi reattivi. Se la causa è transitoria, come un raffreddore, il linfonodo reattivo tende a sgonfiarsi spontaneamente. Se invece il rigonfiamento persiste o peggiora, è necessario escludere patologie più serie. Nel prossimo paragrafo si approfondirà il significato di linfonodo reattivo e quando rivolgersi a un medico.
Un linfonodo reattivo è un linfonodo che si è ingrossato in risposta a un'infezione o infiammazione. In pratica, si attiva per produrre cellule immunitarie che contrastano agenti patogeni. Il significato di linfonodi reattivi è quindi legato alla normale funzione difensiva del sistema immunitario.
Tuttavia, bisogna capire quando preoccuparsi. Un linfonodo reattivo che non si sgonfia dopo 3-4 settimane, che aumenta di dimensione, è duro, aderente ai tessuti profondi o causa dolore persistente, merita un’indagine medica. In particolare:
Un’ecografia può valutare forma, struttura e vascolarizzazione del linfonodo. Nei casi sospetti, il medico può richiedere esami del sangue o una biopsia. Nel paragrafo successivo verranno descritte le principali sedi linfonodali correlate e i loro sintomi.
I linfonodi della testa, del collo e della gola sono numerosi e suddivisi in regioni specifiche. Le più importanti includono:
I sintomi associati possono includere:
La mappa dei linfonodi aiuta a localizzare la sede esatta del problema e orientare la diagnosi. Il prossimo paragrafo illustrerà come distinguere un linfonodo benigno da uno potenzialmente patologico.
Un linfonodo benigno è solitamente morbido, mobile sotto la pelle e dolorante al tatto. Appare in seguito a infezioni o irritazioni locali e tende a sgonfiarsi in poche settimane. Al contrario, un linfonodo sospetto ha alcune caratteristiche che richiedono attenzione:
È importante osservare anche la durata del gonfiore al collo: se un linfonodo retroauricolare rimane ingrossato oltre 30 giorni senza segni di risoluzione, è necessario effettuare esami approfonditi. In seguito vedrai come agire per alleviare i sintomi e sgonfiare i linfonodi del collo.
Per sgonfiare i linfonodi del collo causati da infezioni lievi, possono bastare rimedi semplici:
In caso di dolore alle ghiandole del collo o linfonodo dolorante, il medico può prescrivere farmaci specifici per gestire l’infiammazione. È fondamentale evitare di massaggiare o comprimere l’area, per non aumentare l’irritazione.
Se il linfonodo sotto l’orecchio o la ghiandola sotto l’orecchio non migliora, occorre una valutazione specialistica. Nei paragrafi conclusivi si parlerà delle differenze tra ghiandole e linfonodi e dell’importanza della prevenzione.
Le ghiandole sotto l’orecchio, in particolare la ghiandola parotide, non vanno confuse con i linfonodi retroauricolari. Entrambe possono gonfiarsi, ma per motivi differenti. Le ghiandole producono saliva e possono infiammarsi in caso di:
Un gonfiore sotto l’orecchio dovuto a una ghiandola ha solitamente una consistenza più voluminosa e diffusa. Il linfonodo gonfio al collo, invece, è più circoscritto e palpabile come un nodulo singolo. Entrambe le condizioni richiedono una diagnosi differenziale da parte di un medico.
La prevenzione delle infezioni, l’igiene orale e il controllo di eventuali patologie croniche contribuiscono a mantenere sane sia le ghiandole che i linfonodi. In chiusura, verrà spiegata l’importanza di un controllo medico per monitorare eventuali anomalie persistenti.