2 Ottobre 2025

Cheloidi nell'orecchio: cosa sono, cause, sintomi e come curarle

Un cheloide orecchio è una lesione cutanea che si forma in seguito a una ferita o a un piercing e si presenta come un rigonfiamento fibroso che supera i limiti della cicatrice originaria. Non si tratta di una semplice cicatrice ipertrofica, ma di un eccesso di tessuto connettivo che continua a crescere anche dopo la normale guarigione della ferita. I cheloidi orecchie possono comparire sul lobo, sulla cartilagine o dietro l’orecchio, assumendo un aspetto tondeggiante, duro e a volte lucido.

Queste formazioni non sono pericolose per l’udito, ma rappresentano un problema estetico e in alcuni casi funzionale, soprattutto se provocano dolore o infiammazione. Non vanno confusi con una verruca orecchio o con un semplice rigonfiamento da infezione orecchino, perché hanno caratteristiche ben precise: crescita lenta, margini irregolari e tendenza a non regredire spontaneamente.

Il cheloide può formarsi settimane o mesi dopo una lesione e tende a rimanere stabile o ad aumentare progressivamente di dimensioni. Esistono diverse forme e varianti, come il cheloide interno o la cicatrice cheloidea del lobo. Per riconoscerli può essere utile osservare anche cheloidi immagini disponibili in contesti medici o dermatologici, che mostrano chiaramente la differenza rispetto ad altre condizioni.

Nei prossimi paragrafi scoprirai quali sono le cause principali dei cheloidi nell’orecchio, con particolare attenzione ai cheloidi piercing, che rappresentano il fattore scatenante più frequente.

Cheloidi orecchie e cause principali

Le cause dei cheloidi orecchie derivano da una risposta anomala del processo di guarigione cutanea. Normalmente una ferita si chiude con una cicatrice regolare, ma in alcuni individui il collagene prodotto dai fibroblasti è in eccesso, dando origine a un cheloide spontaneo o post-traumatico.

Le situazioni che favoriscono la comparsa di un cheloide all’orecchio includono:

  • piercing e orecchini, soprattutto nell’helix o nel lobo,
  • ferite dietro le orecchie o lesioni traumatiche,
  • interventi chirurgici o piccole incisioni,
  • infezioni cutanee non trattate correttamente,
  • ustioni o cicatrici ipertrofiche piercing che evolvono in cheloidi.

Tra i fattori di rischio si riconoscono la giovane età (tra i 10 e i 30 anni), la predisposizione genetica e una maggiore concentrazione di melanina, che spiega l’incidenza più alta nei soggetti di origine africana, asiatica o ispanica.

Non bisogna confondere i cheloidi con una verruca orecchio esterno o con una ferita orecchio esterno infetta: in quei casi la lesione ha un’origine diversa e richiede trattamenti specifici.

Il prossimo approfondimento si concentrerà sui cheloidi piercing, la forma più comune di cheloide all’orecchio, spesso legata ai fori all’helix o al lobo.

Cheloide piercing: perché compare e cosa evitare

Il cheloide piercing si sviluppa frequentemente dopo la perforazione del lobo o della cartilagine dell’orecchio. Quando si crea un buco all’orecchio in alto o un buco all’orecchio in basso con un orecchino, il corpo reagisce producendo collagene per riparare il tessuto. In alcuni casi questo processo non si ferma e porta alla formazione di una cicatrice cheloidea.

Tra i segnali iniziali ci sono:

  • bolla piercing orecchio che cresce progressivamente,
  • helix gonfio dietro con una piccola pallina di carne che diventa più dura,
  • dolore piercing orecchio e fastidio al tatto,
  • rigonfiamenti che ricordano una pallina elastica.

Il rischio aumenta se non si seguono correttamente le pratiche di igiene, se compare un’helix infezione pallina, oppure se si usano orecchini non sterili. Tuttavia, anche un piercing ben curato può sviluppare un cheloide in soggetti predisposti.

È importante evitare errori comuni: non schiacciare il rigonfiamento, non togliere orecchini senza consiglio medico e non confondere il cheloide con una semplice infezione da infezioni orecchini. Un dermatologo o un otorino può valutare se rimuovere temporaneamente il gioiello o proseguire con cure mirate.

Il prossimo paragrafo analizzerà i sintomi più comuni dei cheloidi nell’orecchio per distinguere un cheloide da altre lesioni cutanee come verruche o cisti.

Cheloidi orecchio sintomi e come distinguerli

I sintomi dei cheloidi orecchie si riconoscono principalmente dall’aspetto. Un cheloide interno o esterno appare come una massa compatta, arrotondata o irregolare, che si sviluppa oltre i margini della cicatrice originale. La pelle risulta tesa, liscia e talvolta lucida.

Alcuni sintomi tipici sono:

  • rigonfiamento duro e indolore,
  • pelle più scura o arrossata rispetto alla zona circostante,
  • prurito o dolore lieve se l’area è infiammata,
  • sensazione di tensione locale,
  • crescita lenta ma costante.

A differenza di una verruca orecchio esterno, che può avere superficie ruvida e puntiforme, il cheloide è uniforme e compatto. Anche una ferita orecchio esterno infetta si presenta in modo diverso, con pus o secrezioni, mentre il cheloide non produce materiale.

Le persone spesso confondono il cheloide con una bolla piercing orecchio, ma quest’ultima può riassorbirsi spontaneamente, mentre il cheloide tende a restare e ingrandirsi. Consultare un medico aiuta a distinguere con certezza e ad avviare la cura cheloide più adeguata.

Il prossimo capitolo sarà dedicato proprio ai cheloidi rimedi disponibili, dalle terapie mediche ai trattamenti estetici.

Cheloidi rimedi e trattamenti disponibili

I principali cheloidi rimedi si basano su terapie mediche e dermatologiche finalizzate a ridurne le dimensioni o migliorarne l’aspetto. La completa eliminazione non è sempre possibile, ma esistono trattamenti che migliorano la qualità della pelle e riducono i sintomi.

Tra i rimedi più utilizzati rientrano:

  • iniezioni di corticosteroidi, che riducono l’infiammazione e appiattiscono il cheloide,
  • crioterapia cheloidi, cioè il congelamento della lesione con azoto liquido,
  • chirurgia, usata solo in alcuni casi perché il rischio di recidiva è alto,
  • laser dermatologici per ridurre volume e arrossamento,
  • silicone in gel o cerotti per comprimere la cicatrice e limitarne la crescita.

Anche se spesso confusi, i cheloidi cura e le cicatrici cheloidi rimedi richiedono protocolli specifici: trattare una cicatrice ipertrofica da piercing non equivale a curare un vero cheloide. È quindi essenziale una diagnosi accurata.

Chi cerca di curare cheloidi in autonomia con rimedi casalinghi rischia di peggiorare la situazione. La gestione corretta deve essere stabilita da uno specialista in dermatologia o otorinolaringoiatria.

Il prossimo e ultimo paragrafo si concentrerà sulla prevenzione e sulle accortezze da adottare dopo un piercing o un intervento per ridurre il rischio di sviluppare un cheloide all’orecchio.

Prevenzione dei cheloidi e consigli pratici

Prevenire la comparsa di un cheloide all’orecchio non è sempre possibile, soprattutto se si ha una predisposizione genetica. Tuttavia, esistono comportamenti che riducono il rischio dopo una ferita o un piercing orecchio tipi diversi.

Le buone pratiche includono:

  • affidarsi a professionisti qualificati per i buchi alle orecchie,
  • mantenere il piercing pulito ed evitare infezioni orecchini,
  • usare materiali ipoallergenici per l’orecchino interno orecchio,
  • evitare traumi ripetuti come urti o strappi,
  • controllare periodicamente eventuali rigonfiamenti sospetti.

Chi ha già avuto un cheloide spontaneo o cicatrici anomale dovrebbe evitare buco orecchio in alto o orecchino sopra l’orecchio, zone più predisposte a sviluppare cicatrici cheloidee.

Sapere come si forma un cheloide e quali sono i cicatrici piercing rischi aiuta a gestire meglio i sintomi e a rivolgersi subito a uno specialista. In questo modo è possibile ridurre il disagio estetico e prevenire complicazioni legate a un cheloide orecchio non trattato.

Progettiamo a Palermo apparecchi acustici digitali di ultima generazione realizzati su misura.
PRENOTA
Copyright © 2025 Tutti i diritti riservati. Audiotecnica Dos Srl Viale Croce Rossa, 12 90144 - Palermo P.Iva/C.F. 06563480828
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram